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Metafisica di Studenti Contro il GP

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  • Questo topic ha 0 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 mesi, 2 settimane fa da Fabio Parente.
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  • #1042
    Fabio Parente
    Partecipante

    Buongiorno colleghi e colleghe,
    siamo giunti al punto di dover discutere della nostra essenza in quanto realtà di fatto. Il compito è arduo e richiederà parecchie energie.
    Rompo subito le acque ponendomi e ponendovi delle domande di base per intavolare la discussione.
    Chi siamo e dove stiamo andando mi sembrano dei quesiti troppo ampi, ma allo stesso tempo fuorvianti.
    Definire una strada prima di iniziare a mettere un piede davanti all’altro è impossibile. Dobbiamo prima capire prima quante gambe abbiamo, come stare in equilibrio e come coordinare i movimenti no?
    E allora mi sorge spontaneo farmi delle domande.
    Mettiamo in dubbio qualsiasi concetto, qualsiasi teoria e qualsiasi esperienza della nostra esistenza. Nessuno dei paradigmi o delle teorie che hanno guidato gli “enti” in questa realtà ha funzionato in eterno.
    Siamo organismi complessi formati da migliaia di individui e le scienze sociali si occupano da secoli di questo.
    Certo è che non si può creare il nuovo dal nulla, questo ce lo insegnano i teoremi di Newton e la fisica classica (lasciamo da parte per un attimo la meccanica quantistica anche se è più vicina ai meccanismi complessi).
    Quindi secondo me le domande preliminari dovrebbero essere:
    1) Che forma e scheletro abbiamo? Siamo un movimento, un partito (mi fanno entrambi schifo), o piuttosto siamo un gruppo di studenti che de facto si è trovato insieme e sta dando vita a qualcosa di nuovo? In poche parole, che natura abbiamo o quale “forma” puntiamo ad avere?
    2) Riprendendo la metafora dell’ uomo e del cammino, abbiamo l’equilibrio? Quali sono i nostri arti. E’ necessario capire se abbiamo 2-3-4.. etc gambe. Quale è la nostra natura, o meglio quali sono i nostri principi fondanti?
    Sicuramente l’abolizione del GP è un ottimo punto di partenza:
    A) discriminazione, concetto del perenne stato di eccezione, la morte dello stato e della Repubblica costituzionale, la cancellazione delle libertà inviolabili (e questo guardando solo il lato giuridico) Ci sarebbero centinaia di argomenti da sviluppare.
    B) PRNN, economia dell’emergenza, violazione dei limiti di bilancio, Politica di austerità ciclica, sudditanza economica agli stati del Nord Europa (solo alcuni dei temi economici)
    C) Natura politica del nostro ente, concetto di partito o movimento, fallimento delle politiche populiste, morte del sistema partitico e del sistema bipolare (per quanto riguarda il tema politico)
    D) Concetto di scuola, insegnamento e indottrinamento, paradigma scuola-obbligo vaccinale, formazione continua, modi e tempi (ci metterei il concetto di descolarizzazione e dell’abolizione dell’obbligo scolastico, ma attirerei le ire di troppi)
    3) Come facciamo a fare il primo passo? Scegliamo di creare qualcosa di scritto o ci limitiamo a descrivere con l’osservazione del nostro essere.
    Il percorso che vogliamo intraprendere ha molteplici vie e ognuno di noi avrà velocità completamente diverse. Ma direi che il minimo è capire da dove partiamo e vogliamo arrivare.
    Perdonatemi l’argomento ingombrante introdotto, lascio ai mod la possibilità di spostare o cancellare.

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